Sono passati quasi due anni da quando la pandemia ha cambiato le carte in tavola stravolgendo ogni nostra abitudine.
Abbiamo ridimensionato la nostra vita sociale, abbiamo fatto a meno di baci e abbracci e abbiamo imparato in fretta a sorridere con lo sguardo, nell’attesa di svelare ancora una volta i nostri sorrisi migliori.
Ci siamo abituati proprio a tutto e spesso senza battere ciglio, ma se c’è una cosa alla quale io proprio non sono riuscita ad adeguarmi è stata quella di fare a meno di viaggiare.
Ho sognato a lungo di poter partire e troppe volte mi è mancato il respiro, è stato faticoso e so per certo che se non fosse arrivata Agata nella nostra vita questi due anni sarebbero stati di gran lunga più bui.
Ad ottobre finalmente abbiamo preso un aereo, il nostro primo aereo in tre, direzione: Santorini.
Abbiamo staccato la spina e abbiamo testato le virtù da avventuriera della nostra piccola esploratrice, dire che è stata bravissima è riduttivo, si è adeguata ad ogni necessità e ha mostrato il suo entusiasmo sfoderando uno spirito di adattamento degno di un’esperta viaggiatrice, ha adorato il cibo greco e persino il mare non proprio caldissimo di ottobre.
Tutto questo per noi, che consideriamo il viaggio parte fondamentale del nostro percorso, è stato importantissimo e ci ha resi felicissimi.
Parliamo adesso della meta, in molti mi hanno chiesto se mi fosse piaciuta.
Santorini è unica nel suo genere, si resta incantati dinanzi al bianco splendente delle sue casette arroccate e al blu brillante delle sue cupole. La sua forma a mezzaluna e il mare in ogni direzione lo rendono un posto tranquillo e rilassante, (nel mese di ottobre…), ospitale ed estremamente organizzato.
È il luogo ideale per chi avesse voglia di una tregua, di un po’ di pace per gli occhi e per le orecchie, o di una breve fuga romantica. Il posto giusto per un bicchiere di vino al tramonto e perché no, di tutta la bottiglia nell’attesa che il sole si tuffi nel mare.
Per chi invece come noi, ama viaggiare e non fare vacanze, beh….Santorini a mio avviso non è il posto giusto. Mi ha deluso molto constatare quanta poco autenticità ci sia, è un posto al totale servizio del turismo, un turismo di lusso ed elegante che cancella il fascino delle radici. A tratti mi è sembrato un grande residence a cielo aperto, un tappeto di jacuzzi a perdita d’occhio. E’ stato difficile trovare luoghi che esprimessero la sua vera natura e che restituissero una dimensione reale e consistente. Ci abbiamo provato esplorando fuori dai circuiti turistici ma il risultato è stato deludente o forse semplicemente non ne siamo stati capaci.
Dunque se devo rispondere alla domanda ” ti è piaciuta Santorini?”, risponderei:
Sono impopolare, lo so bene, ma la verità è che per quanto sia stato senza dubbio un bel vedere e nonostante il mese di ottobre ci abbia concesso di girare in pace e senza la ressa dei turisti, nonostante la grande accoglienza, il comfort, il paesaggio, il buon cibo e i tramonti fantastici, rullo di tamburi….
nonostante tutto, non ci tornerei se non per motivi di lavoro.
Chiaramente questo resta il parere di chi ama viaggiare in un certo modo e che si aspetta di trovare altro, ma come ho già scritto, per chi ama questo genere di “vacanze” puo’ essere un posto perfetto.
Qui una piccola galleria del nostro viaggio.
Spero che questa partenza abbia riaperto la stagione delle esplorazioni e che tutto torni alla normalità, una normalità che ci è mancata troppo.
ASSUNTA SIMONE PHOTOGRAPHER / BASED IN PUGLIA, ITALY
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